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Le cause iscritte

Sportiva

PALLACANESTRO VARESE

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Un luogo non sceglie per caso se votare la propria passione a uno sport piuttosto che a un altro. A metterci lo zampino sono le vittorie, i campioni che catturano gli occhi, le gesta sportive che segnano la storia e i trofei conquistati che brillano nelle bacheche, ognuno sintetizzante quel senso di magnificenza, valore e predominio che si impadronisce dell'anima dei tifosi e li porta ad accarezzare vette e gloria che altrimenti non sarebbero contemplabili.

Varese è diventata una città di basket solo grazie al mito della Pallacanestro Varese. La società nasce il 1° agosto 1945, quando lo sport dei canestri importato dagli americani giunti sul suolo italico nel periodo bellico ammalia un gruppo di amici che decidono di fondare un sodalizio tutto varesino. Sedici anni di "pratica", poi ecco il primo scudetto (1961) e l'interesse imprenditoriale di una provincia in ascesa anche economico-produttiva. Dal connubio parte una scalata che negli Settanta si concretizza in una rapida e perdurante conquista dell'Italia, dell'Europa e infine del mondo: 9 scudetti, 5 Coppe dei Campioni, 10 finali consecutive della stessa competizione, 2 Coppe delle Coppe, 3 Coppe Intercontinentali e 4 Coppe Italia.

Nessuno aveva fatto meglio, nessuno farà meglio. Nel cuore dei cittadini viene inciso un imprinting fatto di interesse, trepidazione e fede che da allora si tramanda di generazione in generazione, una malattia che si dimostra incurabile anche nei periodi in cui Varese si allontana dalla prima riga degli almanacchi. A testimoniarlo c'è Masnago, la casa dove la magia del gioco si compie, selva sempre oscura per gli avversari che ne varcano le porte: la ritroviamo ribollente al cospetto delle squadre divertenti e bellissime regalate dagli anni Ottanta, orgogliosamente piena anche in seconda serie dopo le due retrocessioni, fibrillante per gli sgambetti infilati alle contendenti più quotate anche in anni apparentemente anonimi. Quando poi si torna in cima - è il 1999: arrivano lo Scudetto della Stella e la prima Supercoppa - il cerchio si chiude e il Mito si rinnova.

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Dietro alle pagine scritte dal parquet, al fianco dell'abnegazione popolare, l'ingrediente ancora mancante in questa favola sono le persone: i campioni, i dirigenti, i proprietari. Varese è stata il trasporto di grandi uomini di industria (i Borghi, i Bulgheroni, i Castiglioni) ma anche - sfumatasi l'epoca dei padroni - il parto di idee geniali ed inedite che hanno aperto piste e fatto scuola: un pool di sponsor quando tutti ne avevano solo uno, il Consorzio "Varese nel cuore", ovvero la responsabilità proprietaria divisa tra più aziende, e l'azionariato popolare de Il Basket Siamo Noi, che ha portato addirittura gli stessi supporter a possedere la propria passione. Seguendo questo filone, l'avvento di Italian District non è che una naturale evoluzione, necessaria a scrivere un nuovo capitolo dell'inscindibile legame tra la Pallacanestro Varese e coloro che la amano e l'ameranno.